CENNI STORICI SU SESTRI LEVANTE
A metà strada tra Portofino e le Cinque terre, la cittadina si sviluppa sulle alluvioni del fiume Gromolo, che hanno provocato l´unione alla terra ferma di una antica isola, formando così una penisola a Nord della quale vi è il porto.
Nota già ai tempi dei Romani come Segesta Tigullorum, abitata dai Liguri Tigulli (la cui denominazione sembra collegarsi all´uso di coprire i tetti con tegole di ardesia), Sestri Levante ha una origine sicuramente più antica. La conferma proviene dal ritrovamento di alcuni reperti trovati a Santa Vittoria e a Loto,dove esistono due antiche miniere di rame ormai esaurite, che dimostrano lo sfruttamento delle stesse fin dai tempi preistorici.
Fu soprattutto questo metallo ad attirare gli Etruschi, che influenzarono gli usi e i costumi degli abitanti del luogo.
Nel 148 a.c. Sestri Levante fu conquistata dai Romani, i quali costruirono la rete viaria che vide nascere centri rivieraschi come Portus Delphini (Portofino), Segesta Tigullorum (Sestri Levante), Tigullia Intus (Lavagna) e Clavarum (Chiavari).
Dopo il crollo dell´impero romano, Sigestrum subì invasioni da parte dei Longobardi e dei Franchi, fino ad essere dominata intorno agli anni 1000 dalla famiglia dei Fieschi, conti di Lavagna.
Nel 1229, i feudi fieschi di Rapallo, Chiavari e Sestri Levante decisero di unirsi alla Repubblica di Genova e i sestrini fornirono a Genova navi ben equipaggiate, che parteciparono a molte battaglie sostenute dalla Repubblica.
Dopo l´occupazione nel 1300 da parte dei ghibellini, Sigestri cadde sotto il dominio milanese. Famoso in questo periodo è lo scontro navale nel 1431 tra navi genovesi comandate da Francesco Spinosa e quelle veneziane al comando di Pietro Loredano, che si concluse con il ritiro delle truppe veneziane.
Tra il 1454 e il 1478 vi fu un intenso braccio di ferro per il dominio sulla Riviera tra gli Sforza e i Fieschi, con la vittoria di questi ultimi.
Intorno al 1500 le vie ˜carugi¨ del centro cittadino erano un trionfo di botteghe artigiane: bottai, cestai, fabbri...˜Cá di Ferè¨ è la denominazione antica usata ancora oggi per indicare il quartiere dove all´epoca erano concentrate le officine.
Intorno al 1542 e nel 1632 il paese subì violente incursioni da parte dei pirati, e proprio per questo i rivani costruirono due torri di avvistamento: la Torre dei saraceni su Punta Manara e la Torre dei Bardi su punta Baffe, che avevano il compito di avvistare imbarcazioni sospette per dare l´allarme.
Durante la decadenza della Repubblica di Genova, le truppe austriache occuparono la Repubblica e per questo Genova chiese aiuto alla Francia; purtroppo però, nel 1797 finì sotto il suo dominio. Nel 1814 la Liguria fu liberata anche dai francesi. Il castello della penisola fu armato fino al 1836, anno in cui fu demolito per adibire l´area alla costruzione del cimitero comunale.
Dopo la 1^ guerra mondiale fu ricostruito il castello della Penisola, attualmente chiamato ˜Gualino", ad imitazione dello stile antico. A quell´epoca risale la costruzione della torre ˜Marconi¨, chiamata così in onore dello scienziato Guglielmo Marconi che, proprio in quel luogo, ha compiuto i suoi esperimenti di radiofonia.
Durante la Seconda guerra Mondiale Sestri fu occupata dai tedeschi. Nel 1944 Sestri subì un violento bombardamento aereo da parte degli inglesi, che distrussero quasi completamente l´Oratorio di Santa Caterina, mentre rimase indenne la chiesetta di S. Nicolò. L´anno dopo Sestri fu liberata dai tedeschi.